Non ce l’ha fatta Claudio Ercoli, 67 anni, il dipendente dell’area di servizio Eni di via dei Gordiani rimasto gravemente ferito nella doppia esplosione avvenuta nei giorni scorsi. L’uomo aveva riportato ustioni sul 55% del corpo ed era ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio, dove ieri le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
Ercoli era stato sottoposto a un complesso intervento di innesto cutaneo, ma le terapie intensive e i trattamenti specialistici non sono bastati a salvargli la vita. La notizia della morte è stata confermata dalla questura di Roma e dalla Asl Roma 2, che ha espresso vicinanza ai familiari della vittima.
Il dipendente, che aveva lavorato come ispettore di piazza per conto Eni, nei giorni scorsi aveva anche rilasciato alcune brevi dichiarazioni agli investigatori, raccontando di non essersi reso conto di quanto stava accadendo.
Restano ricoverati gli altri feriti: Mauro Bagaglini, l’autista della cisterna carica di GPL, è ancora in ospedale con ustioni sul 25% del corpo, mentre oggi pomeriggio, presso il policlinico Umberto I, i due poliziotti Marco Neri e Francesco D’Onofri saranno sottoposti a intervento chirurgico per la ricostruzione delle parti ustionate.
Sull’accaduto indaga la procura di Roma. Dopo il decesso di Ercoli, nel fascicolo dell’inchiesta potrebbero entrare nuove ipotesi di reato, tra cui omicidio colposo. Proseguono intanto gli accertamenti per ricostruire le cause dell’esplosione e chiarire eventuali responsabilità.
FONTE: romatoday.it

Immagine copertina da pagina facebook Meteo Lazio


