Mentana al tempo dei Peretti: la storia del feudo e la sua trasformazione

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Mentana, oggi comune della città metropolitana di Roma, vanta origini antichissime, legate all’antica Nomentum. La sua posizione strategica e la ricchezza del territorio hanno reso questa città, nel corso dei secoli, oggetto di interesse per famiglie nobili e potenti.
Uno dei periodi più significativi della storia di Mentana è quello che si apre con l’arrivo della famiglia Peretti, legata a Papa Sisto V, che nel 1594 acquisì il feudo dagli Orsini.

L’acquisizione del feudo da parte di Michele Peretti

Il 31 luglio 1594 segna un passaggio cruciale: Michele Peretti, marchese d’Incisa e nipote di Papa Sisto V, acquistò Mentana dai fratelli Virginio e Paolo Orsini per la somma di 250.000 scudi.

In realtà, l’operazione fu resa possibile dall’intervento della nonna di Michele, Camilla Peretti, sorella del pontefice. Donna Camilla, donna di grande influenza e capacità politica, aveva infatti già comprato dagli Orsini il Marchesato di Mentana e da altre famiglie nobili i territori di Venafro e Pescina. Alla sua morte, lasciò tutto in eredità al nipote Michele, che consolidò così la presenza dei Peretti sul territorio.

Mentana e il suo carattere feudale

Al tempo dell’acquisto, Mentana manteneva ancora un forte carattere feudale. Il Castello Orsini, oggi noto come Palazzo Baronale, era il fulcro del potere locale e apparteneva formalmente ai beni della Chiesa. Per questo motivo, fu necessario un documento ufficiale di Papa Clemente VIII per autorizzare la vendita e il trasferimento del feudo.

Michele Peretti, grazie a tali atti, divenne legittimo signore del territorio, acquisendo piena giurisdizione civile e penale.

La cerimonia di passaggio del potere

Il momento della presa di possesso del feudo fu solenne e rituale. Nel 1595, il procuratore nominato da Michele, Marco Tullio Iannuzzi, entrò nel Castello di Mentana, aprendo e chiudendo porte e finestre in segno di dominio, e ricevette ufficialmente le chiavi della città.

Palazzo Borghese (Peretti), Mentana, Roma

Alla presenza di testimoni, massari e rappresentanti della comunità, vennero confermati anche i contratti di affitto delle terre e delle tenute, garantendo continuità agli abitanti e ai mercanti già presenti.

Le difficoltà economiche e le strategie dei Peretti

Nonostante il prestigio acquisito, i Peretti dovettero affrontare nel tempo diverse difficoltà economiche. Documenti d’archivio testimoniano vendite, affitti e cessioni temporanee di terreni per saldare debiti o finanziare nuovi acquisti.

Un esempio è l’affitto del Castello e del territorio di Mentana nel 1599 a Bartolomeo Perusi, oppure il ricorso a prestiti garantiti dallo stesso feudo. Tuttavia, Michele Peretti continuò anche ad ampliare i suoi domini, come dimostra l’acquisto del castrum di Monte Gentile nel 1606. In un prossimo articolo, tuttavia, vedremo gli investimenti nonché i possedimenti e ricavi che il Principe ottenne dal feudo.

Il ruolo di Camilla Peretti

Dietro l’ascesa di Michele vi fu sempre la figura centrale della nonna, Camilla Peretti, sorella di Papa Sisto V. Fu lei a gestire le trattative più delicate e a garantire la stabilità economica della famiglia fino alla sua morte. Dopo la sua scomparsa, i beni dei Peretti furono messi a rischio dai creditori, ma la presenza della famiglia a Mentana rimase comunque significativa.

Conclusioni

Il periodo dei Peretti segna per Mentana un’epoca di trasformazioni politiche, economiche e urbanistiche.
Dall’acquisto del feudo alla gestione delle terre, passando per le cerimonie di potere e le difficoltà economiche, questa fase storica racconta la complessità di un territorio conteso e ricco di fascino.

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