Natale e Stille Nacht: due secoli di emozione universale

Cappella di Stille Nacht, Oberndorf, Austria

È la notte della Vigilia a Oberndorf, piccolo paese sulle rive del Salzach, e l’aria è intrisa di umidità e silenzio. Le case illuminate scintillano come migliaia di stelle cadenti, mentre la cappella di San Nicola emerge tra il bianco della neve e le luci degli abeti, creando un’atmosfera magica e raccolta. È qui, 207 anni fa, che il giovane sacerdote Joseph Mohr e il maestro di scuola Franz Xaver Gruber cantarono per la prima volta Stille Nacht! Heilige Nacht!, un brano destinato a superare guerre, epidemie e carestie, diventando una delle melodie natalizie più amate al mondo, tradotta in oltre 300 lingue e dialetti.

La tradizione che vive tra cappelle e musei

Visitare Oberndorf significa immergersi in un luogo di riflessione e memoria, dove la storia della melodia è tangibile in ogni dettaglio. La cappella originaria, danneggiata dalle alluvioni del XIX secolo, fu demolita e sostituita tra il 1930 e il 1936 dalla cappella Stille Nacht, oggi meta di migliaia di visitatori.

Poco distante, ad Arnsdorf, la casa e la scuola di Franz Xaver Gruber ospitano un museo che racconta la vita semplice del maestro e la nascita della melodia. Ogni 24 dicembre, i camminamenti tra Arnsdorf e Oberndorf vengono percorsi dai fedeli e dai turisti al chiarore delle fiaccole, rievocando il tragitto di Gruber e Mohr e mantenendo viva la magia di quella prima esecuzione.

Un canto di speranza che attraversa i secoli

Stille Nacht non è solo una canzone, ma un messaggio universale di pace e fratellanza, inserito nel 2011 nell’elenco austriaco del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Il testo di Mohr, semplice e vicino alla gente, parla di solidarietà e protezione dei più deboli, con la celebre strofa che culla Gesù Bambino tra dolcezza e spiritualità. La versione italiana, Astro del ciel, adattata nel 1937 da Angelo Meli, ha contribuito a diffondere ulteriormente la melodia, trasformandola in un simbolo del Natale che unisce emozione, tradizione e storia, due secoli dopo la sua prima esecuzione nella notte silenziosa di Oberndorf.

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