L’evento tra ulivi e prodotti del territorio
A Palombara Sabina, nel cuore della Sabina Romana, si è svolto ieri il primo appuntamento dedicato all’oleoturismo, promosso da Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, per la campagna Tutta farina del nostro sacco di Slow Italia e Slow Grains, in collaborazione con l’Azienda Agricola Silvi Sabina Sapori. Una giornata soleggiata ha fatto da sfondo a un’iniziativa interamente dedicata alla scoperta dell’olio extravergine d’oliva della Sabina e della biodiversità cerealicola, valorizzando paesaggio, prodotti e tradizioni del territorio.
Degustazioni e identità dell’olio Sabina DOP
Oltre trenta partecipanti hanno preso parte a una degustazione guidata, a fritture preparate al momento e a un pranzo realizzato con prodotti Slow Food, tra cui pasta e pane da grani antichi coltivati a Palombara Sabina. Centrale la presenza dell’Associazione Sabina Flavour, rappresentata dal presidente e Capo Panel Gianfranco De Felici, che ha guidato i presenti nell’assaggio degli oli della nuova campagna olearia. Pane, pasta e olio hanno raccontato il valore rurale del territorio.
Il titolare dell’azienda, Pietro Silvi, ha espresso grande soddisfazione: «È stato un grande piacere aprire le porte della nostra azienda agricola e condividere il legame profondo con gli ulivi, la cura del territorio e la volontà di preservarne l’autenticità. Inoltre credo fortemente nella collaborazione tra le realtà locali, perché solo facendo rete possiamo valorizzare davvero la Sabina e i suoi prodotti. Il cibo, infatti, è cultura: racconta chi siamo. Spero che i presenti siano tornati a casa con un’esperienza autentica, fatta di sapori e conoscenze. Poi nei nostri uliveti produciamo anche oli monocultivar, rispettando la biodiversità: Leccino, Carboncella, Frantoio e Salviana definiscono l’identità e il profilo aromatico dell’Olio Sabina DOP».
Il presidente di Sabina Flavour, Gianfranco De Felici, ha sottolineato il ruolo del panel: «Accompagnare i partecipanti in una degustazione di tre oli monocultivar è stato un modo per raccontare sia la storia del territorio sia quella della nostra associazione. Offriamo infatti sostegno ai produttori: assaggiamo i loro campioni, li valutiamo dal punto di vista organolettico e li certifichiamo, con un panel – il primo della Sabina – riconosciuto dal Ministero. Iniziative come questa permettono di vivere un’esperienza sensoriale completa, contribuendo a comprendere la qualità, il valore e il lavoro che si nascondono dietro ogni goccia di Olio Sabina DOP».
Cucina Slow Food e tradizione archeogastronomica
Protagonisti ai fornelli sono stati i Cuochi dell’Alleanza, Gabriella Cinelli e Stefano Salvemme, insieme alla brigata di cucina e sala composta da Stefano Paolone, Gildo Laterza, Lorena Primiterra, Roberto Siano e Massimiliano Morfei. Cinelli ha evidenziato il valore della collaborazione: «La nostra collaborazione con l’Azienda agricola Silvi Sabina Sapori è preziosa. Quest’azienda produce infatti anche olio monocultivar Salviana, che è un presidio degli ulivi secolari. Con Pietro poi ho realizzato per la prima volta le olive “alla maniera di Catone”, che sono le olive con semi di finocchio e miele millefiori».


