Raclette e fonduta: boom nelle feste di fine anno

Raclette e fonduta: boom nelle feste di fine anno

Il ritorno di raclette e fonduta nelle feste invernali

La raclette e la fonduta tornano protagoniste nelle fredde festività di fine anno. Non solo in baita o in vacanza, ma anche nelle case e nei locali cittadini, come proposta conviviale e semplice per chi desidera un piatto caldo da condividere senza passare ore ai fornelli. L’interesse cresce anche per motivi economici: in Francia una cena casalinga per quattro persone, con salumi, formaggi, patate e una bottiglia di vino bianco, costa mediamente meno di 35 euro.

La tradizione svizzera e i riti del consumo

Il consumo della fonduta, tipicamente a base di gruyère svizzera AOP o fontina della Valle d’Aosta, segue rituali precisi. Durante il Campionato mondiale di fondue, tenutosi a Tertagnin in Svizzera, è stato ricordato come il pane, immerso nella pentola in ghisa o rame, vada fatto roteare formando un otto. Chi perde il boccone paga da bere il vino. Un’abitudine che va oltre la tradizione transalpina e che oggi coinvolge nuove realtà anche in Italia.

Locali a tema tra Torino, Bardonecchia e Roma

Il fenomeno ha iniziato a consolidarsi anche nella ristorazione. Dopo l’apertura nel 2023 del primo locale a Torino, in Piazza Carlo Emanuele II, Fondoo ha portato la cucina elvetica anche a Bardonecchia in alta Val di Susa. L’imprenditore Christoph Groh offre così agli appassionati di sport invernali un punto d’incontro dedicato a raclette e fondue.

A Roma, nel quartiere Pietralata, i social table Cocta Risto Social Club, avviati dal giovane imprenditore Jacopo De Sanctis tramite un finanziamento della Regione Lazio e dell’Unione Europea per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile under 36, propongono uno spazio dedicato a queste specialità.

Sostenibilità e qualità: un valore percepito dai consumatori

Il progetto Think Milk Taste Europe, Be Smart, promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane con il cofinanziamento della Commissione europea, evidenzia come le festività siano un’occasione per valorizzare i prodotti lattiero-caseari come espressione di memoria gastronomica.

Secondo l’Osservatorio Immagino GS1 Italy 2025, la sostenibilità influenza le scelte d’acquisto del 44% dei consumatori italiani. Questo valore viene riconosciuto anche ai formaggi svizzeri, come la Raclette Suisse, considerata naturale, priva di additivi e conforme agli standard igienico-sanitari più severi, con metodi tradizionali e stagionatura senza pellicole sintetiche.

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