Uno spettacolo dedicato al Beato Rosario Livatino
Sabato 29 novembre, il teatro dell’Istituto Suore di Gesù Redentore di Fonte Nuova accoglierà lo spettacolo “Ho incontrato il Beato Rosario Livatino – il mio viaggio cercando il giudice ragazzino” di Angelo Maria Sferrazza. L’opera si presenta come un racconto che supera i confini del teatro e si fa testimonianza, mettendo al centro l’importanza della memoria e della legalità. L’iniziativa si annuncia come un momento di coinvolgimento profondo, capace di trasformare il palco in uno spazio di condivisione civile.
Tra teatro, memoria e legalità
Il lavoro promette un’esperienza che non si limita alla rappresentazione scenica. Si propone di accompagnare il pubblico dentro una storia che unisce silenzi, verità e umanità. Non solo un attore sul palco, ma un testimone che restituisce il senso di una vicenda che continua a parlare alle coscienze. Il riferimento al giudice Rosario Livatino, ucciso a soli 37 anni, porta in primo piano il valore della giustizia vissuta con coraggio quotidiano.
Un esempio per le nuove generazioni
Il messaggio centrale riguarda la necessità di modelli credibili per i giovani, figure in grado di ispirare scelte responsabili. La storia del Beato Rosario Livatino rappresenta un richiamo alla coerenza, alla legalità e all’impegno civile. Portare la sua vicenda in scena diventa così un invito a riconoscere che la giustizia si costruisce giorno dopo giorno, attraverso azioni concrete e scelte etiche.
Teatro come luogo di comunità
A Fonte Nuova, il teatro si conferma uno spazio di formazione sociale, in grado di collegare passato e presente. Lo spettacolo offrirà alla comunità un momento di riflessione collettiva, dove la giustizia diventa memoria viva e la cultura si trasforma in occasione di consapevolezza condivisa. Un’occasione che unisce legalità, educazione civica e partecipazione comunitaria.


