La decisione del Tar sulla procedura del Ministero
Il Tar del Lazio ha stabilito che non sussistono profili di illegittimità nella procedura indetta dal Ministero della Cultura per l’affidamento in concessione dei servizi museali integrati, comprensivi dei servizi per il pubblico e della biglietteria, presso Villa Adriana e Villa d’Este, entrambe situate a Tivoli e riconosciute come Patrimonio dell’Umanità Unesco. La pronuncia, resa il 10 dicembre a Roma, ha respinto il ricorso presentato dalla Società Cooperativa Culture, che contestava l’esito della gara.
Il ricorso e la contestazione sull’aggiudicazione
La società ricorrente, classificatasi al secondo posto in graduatoria, aveva impugnato l’aggiudicazione disposta in favore del Rti formato da Electa–Rear–D’Uva. In particolare, l’azione giudiziaria si fondava sulla presunta irregolarità della valutazione dell’offerta, sostenendo che non sarebbe stato adeguatamente considerato il costo del personale addetto al servizio di visite guidate, elemento ritenuto centrale per verificare l’anomalia dell’offerta presentata dal raggruppamento aggiudicatario.
Le valutazioni del collegio giudicante
Nel ricostruire lo svolgimento del sub-procedimento di verifica dell’anomalia, il Tar ha esaminato l’impianto argomentativo proposto dalla ricorrente, concentrandosi sulla correttezza dell’istruttoria svolta dall’amministrazione appaltante.
Al termine dell’analisi, il collegio ha ritenuto che “l’operato dell’amministrazione appaltante, per come emergente dalla piana disamina dagli atti che documentano lo sviluppo del sub-procedimento in questione, non risulta inficiato da alcuna macroscopica irragionevolezza o erroneità nella valutazione di non anomalia, né, prim’ancora, dalla insufficienza della relativa istruttoria”.
Conferma dell’aggiudicazione e assenza di irragionevolezze
La sentenza evidenzia inoltre che la Società Cooperativa Culture non ha indicato elementi specifici in grado di dimostrare una valutazione irragionevole da parte dell’amministrazione. Secondo il Tar del Lazio, infatti, “né la ricorrente ha posto in evidenza specifici profili che rivelino una simile irragionevolezza”, confermando così in via definitiva la legittimità dell’aggiudicazione della gara per i servizi museali nei due complessi monumentali di Villa Adriana e Villa d’Este.


