Il Comune di Capena, in provincia di Roma, “non è la vera Capena”. Perché? Continua a leggere questo articolo se non conosci il motivo!
Capena: un po’ di storia
Capena, Comune in provincia di Roma, è una cittadina in continua espansione. Ma non tutti sanno che in realtà sorge su un luogo diverso da quello delle sue origini.
L’antico centro di Capena aveva sede infatti sul colle del Castellaccio o della Civitucola, a circa 4km dalla moderna Capena, che invece corrisponde a un altro borgo… quello di Leprignano!
Si tratta di un borgo medievale: la prima volta è stato nominato precisamente il14 marzo del 1081 da Papa Gregorio VII che con una bolla concede il possesso del territorio di Leprignano al Monastero Benedettino di S. Paolo.
Leprignano cambiò nome solo nel 1933 ma l’identificazione del sito originale si deve proprio a un monaco benedettino: Pier Luigi Galletti, nel 1756. A quell’epoca però, non tutti gli studiosi erano d’accordo.

Nel 1931 però, in seguito a ingenti lavori agricoli, su quel “vicino colle” vennero alla luce altre cinque basi onorarie del II e III sec. d.C.! Una prova schiacciante!
Queste basi infatti menzionavano dei Capenates foederati e del municipium Capenatium foederatorum. Così finalmente, è stata rintracciata la “vera Capena”, o meglio…l’antica Capena. Il Colle della Civitucola è il nucleo originario di Capena.



Le origini della “vera Capena”
Dopo circa un trentennio di abbandono, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, la zona è stata di nuovo oggetto di indagini, tuttora in corso.
Stando a queste ultime si stabiliscono le prime tracce di frequentazione a partire, almeno, dal VIII sec. a.C.
Sono stati recentemente ritrovati materiali in ceramica, di età arcaica: sono presenti piccoli nuclei di necropoli, a cui si alternano altri nuclei di abitato. Questi vanno dal “colle delle Saliere” fino a Monte Cornazzano.
Sono insediamenti strettamente legati alla comunità capenate: dunque, l’altura di Castellaccio doveva rappresentare il centro più grande.
Non sappiamo quando vengono costruite le mura, realizzate in tufo con grossi blocchi. Un’ipotesi è quella del VI e V sec. a.C.
Ma…Cosa dicono le fonti letterarie antiche?
In un commento di Servio all’Eneide, si dà notizia della fondazione della città, avvenuta sotto la guida del Re Properzio. Abbiamo accennato a questo particolare nell’articolo precedente, dove puoi scoprire quale dea si venerava, a Capena, in origine.
Inoltre i Capenati insieme ai Falisci sono più volte menzionati da Livio come alleati di Veio, nel corso della guerra contro Roma ( 402-396 a.C ).
Secondo Livio nel 387 a.C. nacquero ben quattro nuove tribù, tra cui la Stellatina, alla quale vennero iscritti i Capenati. Livio nomina ancora Capena e il suo territorio, in particolare il lucus Feroniae; sembra inoltre di cogliere una certa vitalità della città anche dopo la conquista romana. Non sappiamo però di preciso quando i Capenati ottennero la cittadinanza romana.
Conoscevi già l’antico centro di Capena?
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