Continuano a verificarsi casi di auto cannibalizzate a Roma. L’ultimo episodio è avvenuto alla stazione Tiburtina, in pieno giorno.
I carabinieri di Casal Bertone sono intervenuti per soccorrere una dottoressa, che ha ritrovato la sua auto cannibalizzata: “Ci hanno aiutato a trovare un carroattrezzi, sono stati molto professionali e disponibili”, ha dichiarato la vittima al nostro quotidiano. “Sono medico e avevo parcheggiato per prendere il treno e lavorare in Umbria come tutte le settimane”, ha aggiunto, suggerendo l’installazione di telecamere nei parcheggi della stazione Tiburtina per prevenire furti e atti vandalici.
A ripulire l’auto della dottoressa è intervenuto un gruppo che alcuni hanno soprannominato la banda del pit stop, nota per furti simili già verificatisi nella zona nord della Capitale e nel quadrante sud est.
Il fenomeno delle auto cannibalizzate sembra diffuso in tutta Roma. Episodi simili si sono verificati al Villaggio Prenestino, alla Romanina e Fonte Meravigliosa, dove sette auto sono state depredate in tre giorni. Un’indagine dei carabinieri ha portato alla scoperta di un grande deposito all’aperto di parti di auto, grazie a un blitz condotto dalla tenenza di Guidonia Montecelio.
In precedenza, lo scorso novembre, a Tivoli Terme, i militari dell’Arma avevano scoperto un capannone dove due individui erano intenti a smontare e tagliare un furgone. Inoltre, a ottobre, è stato scoperto un box con 15 autovetture in fase di smontaggio nella località di Pichini, sempre nel territorio di Guidonia Montecelio.
FONTE: romatoday.it
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