Monterotondo. La Locanda delle Nocciole e il sostegno ai bambini lungodegenti

Natale è il tempo dei racconti, delle favole, delle storie che toccano il cuore. Non tutte le storie però sono uguali. Ce ne sono alcune ci toccano più in profondità e che meritano di essere raccontate.

È il caso della storia della Locanda delle Nocciole, la struttura che dà ospitalità ai bambini lungodegenti in cura presso le pediatrie romane che è stata inaugurata a Monterotondo Scalo nel settembre 2021 ed è pienamente operativa da febbraio 2022.

La Locanda fa parte dell’Associazione Secicas e rappresenta di sicuro il suo progetto più importante e più complicato. Ce la racconta la presidente della Locanda, Laura Ribaldi

Buongiorno Laura, grazie per la tua disponibilità. Tu sei la presidente della Locanda delle Nocciole. Puoi dirci che attività svolgete e come siete organizzati?

“Noi facciamo accoglienza, accoglienza gratuita a bambini affetti da gravi patologie che richiedono lunghi periodi di cure e che arrivano da città lontane da Roma o anche fuori dai nostri confini. I volontari della Locanda delle Nocciole si mettono a fianco di questi bambini e delle loro mamme, sostenendoli in tutte le loro necessità, pratiche e di cuore”.

Attualmente quanti sono gli ospiti della Locanda?

“La Locanda dispone di quattro camere e sono sempre occupate. Abbiamo quindi, con le varie alternanze, dalle 8 alle 9 persone presenti ogni giorno nella nostra casa. Trattandosi di gravi patologie, i loro tempi di permanenza si aggirano intorno ad 1 anno, e così diventiamo famiglia reciprocamente”.

Sta arrivando Natale e so che vi state preparando con tante iniziative. Ho visto sul vostro profilo Facebook che avete realizzato la “Bambola Hope”. Rispetto a tanti regali inutili che spesso ci scambiamo, può essere una valida iniziativa di sostegno. Puoi dirci di cosa si tratta?

“Le Bambole Hope ci accompagnano da sempre e nel loro nome è racchiuso il sentimento di attesa, di fiducia: la speranza che tutto passerà. Con la nostra raccolta fondi attraverso le Hope speriamo di diffondere questo sentimento che si fa ponte tra il desiderio e la sua realizzazione. La speranza è proprio lì, nel mezzo, e ci sostiene quando siamo sospesi. Sono semplice bamboline fatte con gli stracci di cucina”.

Il 1° dicembre è prevista una cena di beneficenza intitolata “Aspettando il Natale”, che è già andata sold out. Il 7 dicembre replicate la cena di beneficenza a Monterotondo alle 19.30. Queste occasioni sono fondamentali per il vostro sostentamento. Cosa avete organizzato per l’occasione?

“Noi non riceviamo nessun contributo istituzionale, viviamo di beneficenza, che è la moneta più preziosa. La cena del 1° dicembre è una serata di raccolta fondi, come quella del 7 dicembre. In queste occasioni, attraverso un video, racconteremo ai nostri ospiti la Locanda. Sarà come aprire un piccolo scrigno dal quale usciranno le storie dei nostri bambini. Questo ci permetterà di far battere i nostri cuori all’unisono. E poi si farà festa, con buon cibo, musica dal vivo e tanta allegria”.

I prossimi mesi saranno pieni di altre iniziative che vi vedranno impegnati su diversi fronti. Cosa avete in programma?

“Natale per noi è il periodo più impegnativo dell’anno. Ad agosto iniziamo a pensare al nostro Natale, e quando siamo a metà novembre con tutte quelle mille cose ancora da fare, vorrei prendere una nave e scappare in crociera. Ovviamente questo non accade mai e ne usciamo, malconci ma felici. Dopo le due cene di beneficenza l’8 dicembre alla stazione di Monterotondo Scalo accenderemo l’Albero di Natale con un contorno di canti natalizi. Sarà un piccolo gesto per mantenere viva la speranza nei cuori delle tante persone che passeranno per la stazione fino a Natale.

Stiamo poi organizzando due concerti insieme alla Piccola Corale del Duomo di Monterotondo, uno il 22 dicembre che terremo proprio alla Cappella dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù alle 15.30 e l’altro il 5 gennaio alle 18 al Duomo di Monterotondo. Saranno due momenti belli, di festa, ma che ci aiuteranno anche a riflettere sulle realtà che tutti i giorni sosteniamo alla Locanda. Sempre al Duomo di Monterotondo il 26 dicembre vivremo insieme il concerto della Banda Eretina, tutti momenti di aggregazione e di solidarietà. Per ulteriori progetti, poi, risentiamoci a marzo…”

Tutte le attività che fate hanno una finalità specifica, che è quella di sensibilizzare tutto il territorio a un problema che troppe volte resta sottotraccia. Pensi ci sarà una risposta da parte della popolazione di Monterotondo?

“Il tema della sensibilizzazione dei nostri cittadini, fargli conoscere che meravigliosa casa è la nostra Locanda… il punto sta proprio qui. Monterotondo ormai è una città, e come tale è veloce, frenetica, ma posso garantirti che già in tanti si sono messi al nostro fianco”.

Cosa ti auguri per il futuro della Locanda delle Nocciole?

“Auguro alla Locanda che si trasformi in uno splendido casale di campagne che possa donare ai nostri bambini un’accoglienza sempre più magica. I bambini onco-ematologici sono spesso sottoposti a lunghi periodi di isolamento a causa delle scarse difese immunitarie. Vivere questo loro tempo in campagna gli consentirebbe di avere spazi più salutari, sia per il corpo che per lo spirito. E poi, perché è così che l’ho sempre sognata”.

Informazioni su Ramiro Baldacci 33 Articoli
Giornalista e scrittore, laureato in Giurisprudenza, lavoro nell'ambito della Comunicazione occupandomi dei rapporti con le testate locali di tutta Italia. Mi occupo di temi legati alla Cronaca, alla Natalità, all'Economia e alle Imprese, cercando di sviluppare sempre il positivo e la parte costruttiva di ogni notizia. Scrivo per l'Osservatorio Economico e Sociale Riparte l'Italia, collabora con Eunews, e ho fatto interventi su La Repubblica Palermo, Il Mattino, Il Corriere dell'Umbria, Primo Piano Molise e sono stato intervistato da Telepadova. Per maggiori informazioni: www.ramirobaldacci.com

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