PALAZZO BORGHESE a Mentana: da castello medievale a dimora nobile

Palazzo Borghese, attuale sede del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione di Mentana, ha una storia tutta da raccontare.

Se hai letto il precedente articolo sulle origini di Mentana, saprai che questo edificio ospitò diverse famiglie. Anche se è conosciuto come Palazzo Borghese, dal nome degli ultimi proprietari, l’aspetto attuale dell’edificio è dovuto principalmente agli interventi operati da Camillo Orsini.


PALAZZO BORGHESE COME RESIDENZA NOBILE
Gli Orsini risiedono nel palazzo fino al 1595. Questo è l’anno in cui il principe Michele Peretti lo eredita dalla nonna, Camilla. La donna fu il vero motore delle fortune familiari!
Non era sicuramente una qualunque, ma la sorella di un papa molto importante: Sisto V Peretti.

Tuttavia, il nipote Michele ristruttura il palazzo solo anni dopo, fino al 1620-1625, per problemi economici.

Oggi l’edificio si presenta come un agglomerato di elementi e materiali diversi, considerando la sua storia che inizia prima del XVI secolo.

Oltre alla scalinata che introduce all’ingresso principale, quello che più ci colpisce è lo stemma, che lo sovrasta. Si tratta proprio dello stemma della famiglia Peretti. Lo troviamo anche a Roma, nelle opere volute da Sisto V: es. la Fontana dell’Acqua Felice o la cappella del Presepio in Santa Maria Maggiore.

  • stemma famiglia peretti

La ristrutturazione del palazzo mentanese viene affidata all’architetto Francesco Peparelli.

Gli affreschi presentano grottesche, stemmi araldici e paesaggi, uno stile amato dai Peretti e presenta anche nella Villa Montalto a Termini, ormai distrutta. Gli studi sugli affreschi, insieme a quelli del palazzo, sono stati aggiornati dalla dott.ssa Sara Petrino, grazie alla tesi di laurea magistrale su “Palazzo Borghese e i suoi affreschi” discussa a Gennaio 2023 all’università La Sapienza di Roma.

PALAZZO BORGHESE COME RESIDENZA DI CACCIA
Con l’arrivo dei Borghese a Mentana, nel 1655, il palazzo diventa residenza di caccia.
La famiglia infatti veniva a Mentana principalmente nei periodi estivi. I Borghese consideravano il feudo per ciò che la terra poteva offrire: olio, vino, riposo, svago… ma soprattutto…
La caccia

Amata dai signori del tempo… però non durò molto. Dei bandi vietarono tale attività e vi furono pesanti sanzioni per chi violava la regola. Non si poteva più cacciare nessun tipo di animale anche a Mentana.

Dei lavori di ristrutturazione interni, se ne occupa Giovanni Battista Borghese dopo il 1658, anno del suo matrimonio con la principessa Eleonora Boncompagni.


Un secolo dopo, nel 1776 il Palazzo era abbandonato a se stesso, mostrava tutti i segni di decadenza. Lo sappiamo grazie all’inventario fatto da Lorenzo Santucci, guardarobiere del principe. Tutti quei quadri presenti… alcuni mancanti, rovinati, altri finirono bruciati, per non parlare delle tappezzerie che mangiate dai tarli, cadevano a pezzi…

Le poche cose rimaste vennero donate alla Parrocchia di Mentana, da Marcantonio Borghese. Tutto per tramite dei Santucci, che erano stati sempre al servizio della famiglia.

PALAZZO BORGHESE COME DEPOSITO
Da questo momento, la storia di Palazzo Borghese a Mentana si lega a quella di vari affittuari che lo occuparono. L’edificio viene concepito come magazzino o luogo per uffici amministrativi.

Negli anni Ottanta dell’Ottocento, il principe Paolo Borghese decide di affrontare la crisi riqualificando il patrimonio rustico: Palazzo Borghese, che era in pessime condizioni e senza tetto, venne ristrutturato. Lo scopo era chiaro…Si volevano aumentare gli affitti, ce lo dice in una lettera Gaetano Rossetti (affittuario in quegli anni).

ma cosa era avvenuto nel mentre?

Non dimentichiamoci un evento importante: la battaglia garibaldina del 3 novembre 1867. Nell’incalzare del fuoco franco-pontificio i garibaldini dovettero ritirarsi nel castello di Mentana.


IL SECOLO SCORSO
Nel 1928 il Comune di Mentana, dopo varie trattative, acquistò il Palazzo. In quest’epoca il piano terra dell’edificio aveva varie funzioni, anche incompatibili tra loro: c’erano associazioni, alloggi per suore…

Nel 1947 il sindaco Gaetano Fabrizi decise di disdire tutti i contratti, per fare spazio all’amministrazione comunale. Pochi anni dopo avvenne il definitivo trasloco degli uffici comunali, dopo lavori di ristrutturazione.

PALAZZO BORGHESE OGGI
Oggi Palazzo Borghese è oggi sede del Consiglio comunale. Attualmente le sale del palazzo, ad eccezione della Sala Consiliare, aperta in occasione di eventi ed ospitante un gigante mosaico romano rinvenuto in località Mezzaluna , sono chiuse al pubblico.



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